Crisi Esistenziale: Cos’è E Di Cosa Si Tratta
Una crisi esistenziale è una sensazione di malessere che ci assale quando ci interroghiamo sul significato della nostra vita.
Ci arriva addosso quando sentiamo di dover fare delle scelte importanti che impatteranno in modo decisivo sulla nostra esistenza e quando percepiamo di non possedere quella libertà di espressione che contraddistingue il sentirsi bene con sé stessi.
E’ il momento in cui ci troviamo ad un incrocio e non sappiamo quale strada prendere. Ci sentiamo persi, inutili e senza una direzione. Una crisi esistenziale ci immerge in una confusione pervasiva, come fossimo avvolti in una nuvola di interrogativi che ci impedisce di vedere chi siamo.
Una crisi esistenziale fa sorgere in noi una forma di ansia che ci blocca e ci rende insicuri e incapaci di affrontare una fase di transizione della nostra vita.
E’ il caso di chi per lavoro deve cambiare città e stravolgere le sue abitudini e le sue conoscenze. E’ la situazione di chi deve affrontare un divorzio e quel senso di fallimento che segna ogni fine di una relazione importante.
Una crisi esistenziale segna il momento in cui dobbiamo mettere in discussione tutto: chi siamo stati, chi siamo e chi saremo.
E’ di certo un fenomeno complesso da dipanare, perché ci impone spesso di intraprendere un nuovo sentiero che mina le sicurezze fin li acquisite e ti pone davanti l’esigenza di trovare il coraggio di riaffrontare ancora una volta il mistero del futuro.
Una crisi esistenziale ti regala una sensazione di libertà … che però fa tanta paura.
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Crisi Esistenziale: Come Si Identifica?
Ci possono essere vari segnali che ci indicano la possibilità di trovarsi all’interno di una vera e propria crisi esistenziale.
Tra questi ci sono:
- Un senso di solitudine assordante
- La tendenza all’isolamento sociale
- Una sensazione di incapacità di reazione
- Una pervasiva assenza di motivazione
- Uno stato di preoccupazione costante
- Ansia eccessiva
- Momenti depressivi sempre più intensi
Una crisi esistenziale si presenta spesso a seguito di eventi impattanti che ci accadono, come:
- la diagnosi di una malattia grave
- la nascita di un figlio
- un matrimonio o un divorzio
- un’esperienza traumatica
- un cambio stravolgente nella propria carriera personale
- certi passaggi di età (i 50 anni, i 65 anni) ecc.
Chi soffre di alcune patologie psicologiche potrebbe essere più esposto alla comparsa di una crisi esistenziale. Parlo di problematiche come:
- depressione
- disturbo ossessivo compulsivo
- ansia
-
disturbo borderline di personalità
Le Varie Tipologie Di Crisi Esistenziale
Il termine “crisi esistenziale” è un “contenitore lessicale” che può racchiudere situazioni di vita che possono divergere tra loro per intensità e caratteristiche.
Vediamone alcune:
1- La Paura Delle Responsabilità
Tutti possiamo pretendere un certo grado di libertà.
Ma non sempre se ne approfitta perché la libertà nasconde un germe da stanare: la responsabilità delle proprie scelte.
Davanti all’ineluttabilità della morte, talvolta, possiamo cadere in considerazione disperata: di fronte al quadro generale dell’esistenza, qualsiasi scelta da fare ci può apparire insignificante.
Ecco che quella libertà a cui tutti ambiamo inizia a farci paura, perché porta con sé la responsabilità delle proprie scelte. Un peso che si riempie spesso di ansia e preoccupazioni eccessive.
Quante volte ci “violentiamo” davanti ad una scelta da prendere, per la paura di sbagliarla?
La libertà, come la felicità ha un costo … e non puoi mai sapere prima, con sicurezza, quanto sarà elevato.
Il tentativo di dare un significato alla nostra vita ci pone davanti ad un dilemma: quale sarà il sentiero giusto da prendere?
A priori, nessuno lo può sapere.
Tutti dobbiamo però affrontare una scelta di fondo:
o tentare, con tutte le nostre forze, di dare un significato e una direzione al nostro incedere per le strade del mondo,
o “ripararsi” tra le sicurezze di un’esistenza non pienamente vissuta.
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2- La Ricerca Di Un Significato
Capita più o meno a tutti …
Appena fermiamo per un attimo il nostro frenetico vivere quotidiano, rischiamo di essere assaliti da una domanda che pesa come un macigno:
che senso ha la vita?
E’ quesito che pone un sigillo sulla comparsa di un’ansia esistenziale che ci viene a trovare soprattutto nei periodi di transizione della nostra esistenza.
In fondo non è una domanda così banale: perché affannarsi tanto nel darsi una direzione e un senso se poi, nonostante quello che si fa, si finisce inesorabilmente in una sperduta e dimenticata tomba?
Più di un filosofo, nel corso della storia, ha cercato di focalizzare un concetto importante: l’unico modo di apprezzare totalmente il grande dono della vita é sperimentarla senza pensare a cosa ti permetterà di “avere”, ma pensando a cosa ti permetterà di “essere”.
Non nel passato, non nel futuro ma solo nel “qui e ora” la vita può accadere. E l’oggi, se vissuto con passione consapevolezza, porta con sé il sapore dell’eternità, perché è libero dalle zavorre di ieri e dalle promesse di domani.
Un concetto che spesso unisce psicologia, filosofia e meditazione.
3- Il Bisogno Di Autenticità
Una crisi esistenziale può arrivare per porci un monito che abbiamo il dovere di cogliere: non stiamo vivendo in modo autentico!
E’ il grido sofferto della nostra anima che si vuole liberare di tutti i “vestiti” con cui l’abbiamo resa irroconoscibile.
Un urlo che spesso si manifesta attraverso un’ansia eccessiva e incontrollata.
Un sconquassamento emotivo che dà fiato ad alcuni pensieri che ci assillano:
“La vita è breve … la sto sprecando?”
“Sono quello che dovrei essere?”
“Perché non mi sento mai a mio agio nel vivere?”
E’ come se ti piombasse addosso all’improvviso la sensazione di aver dato troppo per scontato il fatto che ti sveglierai anche domani mattina.
E’ come ti accorgessi d’incanto che il tuo tempo non è infinito e che non ne avrai ancora tantissimo per “sfruttarlo” appieno.
E’ il momento in cui ti accorgi che tutte le banalità quotidiane che ti assorbono la maggior parte della tua energia si rimpiccioliscono all’interno del tuo quadro esistenziale.
E’ come se fossi catapultato accanto al tuo letto di morte e osservassi te stesso nei tuoi ultimi minuti di vita mentre cerchi di capire cosa resterà del tuo vissuto dopo la tua morte.
Una crisi esistenziale quindi, di solito arriva per un motivo: per fare pulizia di tutto il superfluo che abbiamo fatto diventare priorità all’interno dei nostri giorni.
4- Un Evento Impattante
Molte persone entrano in crisi nel momento che devono affrontare delle inevitabili fasi di passaggio come:
- il passaggio all’età adulta
- il passaggio alla vecchiaia
- l’inizio di un nuovo lavoro
- un cambio sostanziale nella carriera professionale
- il matrimonio
- il divorzio
- la nascita di un figlio
- il pensionamento
Sono momenti di passaggio in cui dobbiamo attraversare “una terra” che non conosciamo. E il mistero, da sempre, innesca due forze nell’essere umano: la paura di cadere e il desiderio di volare.
In fondo, solo chi tenta di spiccare il volo può cadere …
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5- La Paura Della Morte O Di Una Malattia
La morte o l’abbandono di un partner, la scomparsa prematura di un figlio o di una persona cara sono eventi che ci costringono a fare i conti con una verità inconfutabile: l’essere umano è mortale.
Nessuno di noi sfuggirà alla morte.
Una costatazione amara che spesso rischia di togliere il gusto al nostro vissuto. Una conclusione perentoria che mina alle fondamenta il significato che possiamo dare alla vita.
Ma una crisi esistenziale può comparire anche nello scoprire una malattia grave con cui dovremmo fare i conti.
Un evento che ci costringe a convivere con una presenza scomoda che passa sempre inosservata mentre stiamo in piena salute: quella della morte che ci cammina accanto.
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Il Concetto Di “Crisi Esistenziale” Nella Storia
Il concetto di “crisi esistenziale” viene elaborato all’interno di quel movimento culturale che prende il nome di “esistenzialismo” che ha unito molti personaggi di spessore attorno alla ricerca di un significato della vita.
Una ricerca che si è posta il fine di trovare un fine, uno scopo per il quale vivere diventa un atto sensato.
Gli esistenzialisti osservano la cosiddetta ansia esistenziale con occhi diversi rispetto a psicologi e psichiatri.
La giudicano come un qualcosa di positivo che viene ad indicarci una via da prendere o comunque a incitarci a vivere in modo pieno, più che un problema da risolvere.
Per loro nel mistero che avvolge il possibile risultato della nostra vita, ci sta la libertà di un uomo che va pagata ad alto prezzo: ammettere la propria ineluttabile vulnerabilità.
Un uomo può conoscere la felicità solo se è disposto ad accettare il dolore. Un essere umano può ambire a vincere solo se accetta che può perdere.
Chi deve scegliere si muove su un terreno malfermo: quello dell’ a priorità
Chi deve giudicare cammina su un fondo più stabile: quello dell’ a posteriori
In un certo senso per gli esistenzialisti, una crisi è benefica nel momento in cui viene vissuta con un giusto grado di ansia: quello che ci spinge e ci motiva a saltare sopra gli ostacoli che la vita ci pone davanti.
Come Superare Una Crisi Esistenziale
Lo abbiamo già rimarcato, ci sono due elementi sostanziali che contraddistingue la vita di qualsiasi essere umano:
1- La morte, che possiamo solo fare in modo di spostare il più tardi possibile
2- Il destino, che possiamo tentare di modellare secondo i nostri desiderio
Due elementi che innescano in noi un’ansia inevitabile ma che possiamo gestire.
Ecco che anche quando siamo di fronte ad una crisi esistenziale possiamo scegliere di affrontarla in modo distruttivo lasciandoci travolgere dal suo vortice o costruttivo lasciando risucchiare le nostre parti “vecchie” per poi far riemergere le nostre parti “nuove”.
Possiamo formulare un atto di rinuncia alla vita per paura di soffrire. Possiamo farci prendere da mille distrazioni superflue relegando in un ancgolo l’importante.
O possiamo decidere di mostrare il petto alle sue frecce aguzze e camminare fieri per le sue strade alla ricerca di una più profonda consapevolezza di noi stessi, quel “nettare vitale” capace di rendere appagante ogni esistenza.
Se preferisci questo ultima opzione posso darti alcuni consigli:
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1- Metti Tutto Nero Su Bianco
Scrivi i motivi che ti possono motivare a vivere la tua crisi esistenziale come un momento di passaggio verso una vita più autentica.
Chiediti quali insegnamenti puoi trarre da questo momento doloroso.
Annota tutto quello che ti passa per la testa.
Tra le risposte che darai ci saranno dei piccoli “semi” da coltivare.
Sono quelli che ti permetteranno di uscire da una crisi esistenziale.
2- Cerca Un Supporto
Quando sei in fondo ad un pozzo buio e nero spesso ti serve che qualcuno ti allunghi una corda per uscire.
Non disdegnare di farti aiutare, sia esso un familiare, un amico o uno psicoterapeuta.
3- Implementa La Pratica Della Meditazione Nella Tua Routine Quotidiana
Praticare con costanza la meditazione può permetterti di ristabilire un contatto diretto con le profondità della tua anima.
E quando ritorvi la connessione con il tuo Sè profondo … tutto diventa possibile.
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Come Trattare Una Crisi Esistenziale
Non esiste un vero e proprio trattamento psicologico che si occupi, in specifico, di una crisi esistenziale legata ad un momento buio.
Ci sono diversi approcci e differenti medicinali che possono aiutarti ad affrontare l’ansia e la depressione in generale.
Ovvio che se arrivi ad avere dei pensieri suicidi ricorrenti, è il caso di rivolgersi ad un supporto psicoterapeutico il prima possibile.
Confrontarsi con un professionista della salute mentale può rivelarsi molto utile nel ridurre i sintomi di ansia e depressione legati ad una crisi esistenziale.
Conclusioni
Probabilmente nessuno di noi può considerarsi immune a delle saltuarie crisi esistenziali nel corso della propria vita.
Accettarle come dei momenti bui necessari per il nostro sviluppo personale è un approccio funzionale ed efficace.
Momenti di dolore e sofferenza fanno e faranno parte integrante del nostro vissuto.
Il problema quindi non sta nella sofferenza, ma si manifesta quando il dolore si cronicizza e non se ne va.
Ritrovarsi nel buio di una galleria per ritrovare la luce in fondo al tunnel è un passaggio spesso necessario per completare in modo adeguato il nostro percorso esistenziale.
E’ quando il buio permane in noi e ci blocca che è giusto porsi qualche quesito e chiedere aiuto.
Una crisi esistenziale può essere vista come un muro invalicabile davanti al quale arrendersi o come un trampolino di lancio per passare ad un livello di consapevolezza superiore.
Un balzo che, per forza di cose, ci presenterà un prezzo in termini di paura. Un costo che però può essere coperto dal nostro coraggio.
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