Psicoterapia: 10 Miti Da Sfatare Per Rimanere Nella Realtà!
Quando si parla di psicoterapia o di sedute psicologiche, spesso si usa il tono di voce abbassato tipico dei tabu’.
I “problemi mentali” sono “panni” da lavare di nascosto, come un qualcosa di cui vergognarsi.
Andare da uno psicoterapeuta è percepito come un sintomo di debolezza che nasconde l’incapacità di affrontare il mondo da soli.
Così, attorno a questo “difetto” da celare, sono nate tutta una serie di conclusioni “mitologiche” che sarebbe anche ora di sfatare.
La ricerca del benessere mentale, in un modo di vivere sempre più caotico, dovrebbe invece far parte di un’educazione che tutti dovremmo ricevere.
Sarebbe un modo per prevenire tante situazioni drammatiche che accadono spesso ma che si sarebbero potute evitare.
Le convinzioni errate su ciò che si verifica nello studio di uno psicoterapeuta sono tante e mi sembra giusto, di seguito, evidenziare l’inconsistenza delle principali.
Ma prima ti voglio invitare a scaricare l’ebook gratuito che trovi qui sotto. Ti renderà consapevole un fatto: prima affronti gli ingorghi psichici che si sono formati nella tua mente e prima inizierai a percorrere la tua strada esistenziale in modo sicuro.
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Primo Mito: La Psicoterapia E’ Solo Un Insieme Di Chiacchiere Inutili
Chi è convinto che una sessione di psicoterapia sia sostanzialmente una scena passiva in cui c’è uno che parla per un’ora e uno che ascolta (o fa finta di farlo), è decisamente fuori strada.
Una seduta psicoterapeutica è un incontro interattivo basato sul dialogo in cui cliente e terapeuta stringono un patto di reciproco impegno per trovare la soluzione ai problemi che emergono dal confronto.
Identificazione, analisi, consapevolezza e azione.
Se è vero che la nostra crescita personale è legata alla quantità di parti buie della nostra anima che riusciamo ad illuminare, in un psicoterapeuta, si può trovare chi è disposto ad accompagnarci reggendo la lanterna.
Secondo Mito: Lo Psicoterapeuta Ha La Soluzione Per Qualsiasi Problema
L’importante non è ciò che utile per il terapeuta ma ciò che è utile per il cliente.
La cosa fondamentale è quell’alleanza terapeuta-cliente in cui si crea il terreno fertile per il cambiamento.
Un buon psicoterapeuta sa adattare le sessioni alle esigenze del cliente senza fossilizzarsi su schemi già pronti “buoni per tutti”.
Un clinico ha il compito di individuare i meccanismi profondi che sottostanno alle “storie” che ascolta. Da lì può partire in un viaggio accompagnatorio di consapevolezza che porta alla “guarigione”.
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Terzo Mito: Gli Psicoterapeuti Possono Prescrivere Farmaci
C’è sempre confusione sotto questo aspetto.
Nell’accezione comune, con il termine di “psicoterapeuta” si raggruppa una serie di operatori che va dall’assistente sociale allo psicologo fino allo psichiatra.
Gli psicoterapeuti sono psicologi specializzati nella soluzione di problematiche mentali attraverso dei percorsi cognitivi appropriati.
Gli psichiatri sono medici che hanno il compito di prescrivere e monitorare l’uso di farmaci psicotropi lavorando spesso in collaborazione degli psicoterapeuti in un percorso che diventa psico-farmacologico.
4- Dopo Ogni Seduta Psicoterapeutica Ci Si Sente Meglio
E’ uno scenario che si allontana molto dalla verità.
L’essere umano non è un macchina e lo psicoterapeuta non è un meccanico.
Il cliente partecipa in modo attivo ad una seduta psicoterapeutica e il terapista deve accompagnarlo alla scoperta e alla consapevolezza di tutto ciò che lo disturba.
Un processo che richiede tempo e che deve affrontare spesso delle “salite” iniziali.
Tra le soluzioni di un problema psicologico non è contemplato il “tocco di bacchetta magica”.
Uscire da una sessione con una sensazione di agitazione può far parte del processo che porta alla soluzione.
Quando si viaggia nel "mare mosso" della propria anima, non si può pretendere di evitare qualsiasi tempesta, ma si può imparare a navigare in sicurezza anche quando si alza il vento contrario.
5- Lo Psicoterapeuta Scrive Appunti Mentre Tu Stai Sdraiato Sul Divano
E’ la scena che è passata all’immaginario comune.
La realtà è che un ambiente psicoterapeutico cerca di creare l’agio di una salotto di casa, con due persone che siedono su due sedie comode senza troppe barriere.
L’obiettivo è creare la giusta distanza che, da una parte garantisca quell’autorità a chi deve guidare, ma dall’altra garantisca la connessione a chi deve seguire.
6- Con Un Paio Di Sedute Si Risolve Tutto
Tutti siamo attirati dalle soluzioni veloci e perentorie.
Tutti siamo sedotti dai “maghi” che ci offrono pillole miracolose, senza sforzo e tempo sprecato.
Ma poi ci tocca sempre vivere nella vita reale.
Una seduta psicoterapeutica dura dai 45 ai 60 minuti massimo. La prima la possiamo definire una "sessione di conoscenza".
Di solito, arrivare al nocciolo è come sfogliare una cipolla, strato per strato, sapendo che “saltare” le tappe porta sempre fuori strada e lontano dal traguardo.
Quindi ci vuole il giusto tempo.
Il che non vuol dire anni e anni di terapia. In generale posso dire che c’è qualche problema quando un cliente lavora con lo stesso terapeuta per un periodo eccessivamente lungo.
Un trattamento psicoterapeutico, di media, dura dai 3 ai 6 mesi.
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7- Psicoterapisti E Clienti Devono Diventare Amici
Non saranno gentilezza ed eccessiva vicinanza a risolvere i problemi psicologici di un cliente.
La relazione deve essere per forza “intima”, ma deve rimanere per forza “professionale”. E’ un requisito etico per qualsiasi psicoterapeuta che il rapporto debba avere dei limiti.
Esiste un patto fiduciario reciproco da salvaguardare e l’unica via per farlo è mantenere la giusta distanza.
8- In Psicoterapia Si Dà Sempre La Colpa Alla Famiglia E Ai Genitori
In un studio psicoterapico non può esistere il concetto di “colpa”, ma solo una prospettiva il più possibile obiettiva per rendere consapevole il cliente in quale "mare della vita" sta nuotando.
Con un solo obiettivo: renderlo responsabile di ciò che gli sta accadendo come unico mezzo affinché riprenda in mano le redini della propria vita.
Un terapista non incolpa, non critica e non svergogna un cliente, ma cerca di spingerlo verso la luce che pian piano di diffonde nella sua consapevolezza.
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9- Gli Psicoterapeuti Credono Che Tutto Si Formi Nei Primi 5 Anni Di Età
Se pensassi che passati i 5 anni quel che è fatto è fatto, non avrebbe molto senso il mio lavoro.
Esistono innumerevoli studi che comprovano la plasticità del nostro cervello.
Proprio questa capacità di rendersi malleabile alle situazioni della vita è forse l’elemento che ci ha permesso di prendere il possesso di questo pianeta.
Ci sono avanzate tecniche di psicoterapia che, proprio prendendo spunto dalla neuroplasitcità cerebrale, si pongono l’obiettivo di creare nuove percorsi neuronali.
Tragitti cerebrali che vadano a potenziare delle credenze e dei comportamenti più funzionali per una vita soddisfacente e appagante delle persone.
10- Chi Va In Psicoterapia E’ Un Debole, Un Fragile O Un Pazzo
L’ho tenuto per ultimo ma è il “mito” più falso di tutti.
Ti posso assicurare che chi viene da me, “combatte” con gli stessi problemi di chi non va da nessuno.
Le questioni sono quelle riguardano tutti: relazioni, insicurezza, fiducia, autostima, stress, paura del cambiamento, ansia, depressione, rabbia ecc.
Quelli che vengono da me li chiamo “clienti” e non “pazienti” proprio per questo.
Posso dire di aver incontrato persone mentalmente più sane nel mio studio, che in tante altre occasioni della mia vita.
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Conclusioni
In questo post ho cercato di "sfatare" alcuni "luoghi comuni" che si utilizzano spesso quando si parla di psicoterapia o sedute psicologiche.
La realtà, e ne sono convinta, è che in mondo così veloce e caotico, l'importanza di rallentare e prendersi del tempo per "capirsi" e "comprendersi", con l'aiuto professionale di qualcuno, apporterebbe un beneficio non solo individuale ma anche generale alla comunità tutta.
Chi sta bene con sè stesso non può fare a meno di stare bene anche in mezzo agli altri.
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