Ansia: 4 Steps Che Segnano Il Percorso Di Liberazione

Sabrina Bush Psicologo

Ansia … ma perché proprio a me?

Sono in molti a farsi questa domanda. Sono in tanti a chiedermi una risposta.

L’ansia è un punto di arrivo che ha molte vie, come una vetta di una montagna che può essere raggiunta attraverso diversi sentieri.

Di sicuro, la parte preponderante tra le cause che vanno a scatenare l’ansia è da additare in una certa predisposizione genetica, che usualmente è innescata da un evento che ha un forte impatto emotivo sulla nostra vita.

Può essere la scomparsa di una persona cara, l’abbandono del proprio partner, una grave malattia ecc.

Ma potrebbe essere anche il punto finale di una progressiva mancanza di cura del proprio benessere.

Dieta squilibrata, abuso di alcol e fumo rendono le persone “più sensibili” all’ondata ansiosa.

Alla base ci potrebbero essere situazioni di forte depressione dovuti a traumi subiti durante l’infanzia.

L’ansia è un’interruzione del flusso naturale della tua vita.

Quando scorri “come un fiume” e senti che il tuo interno, la tua anima, fluisce liberamente verso l’esterno, verso la libera espressione di te, sperimenti la gioia di vivere.

Quando la tua “essenza” non trova la via per affacciarsi al mondo in cui vivi comincia a “gridare”.

L’ansia e’ la disperata richiesta di ascolto della tua anima che ti avvisa che qualcosa, nella tua vita, non funziona.

Prima di iniziare a leggere questo post, ti invito a scaricare l’ebook gratuito che trovi qui sotto. Leggendolo ti sarà più chiaro come sia importante essere celeri nel curare i propri problemi psicologici e relazionali fin dai loro primi sintomi.

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Ansia: Sei Tu La Tua Cura

Il pericolo dell’ansia è che essa possiede le proprietà delle sabbie mobili.

Ci sono persone che la intravedono e sanno evitarla, ce ne sono altre che ci finiscono dentro e iniziano una battaglia dove più tentano di uscirne più sprofondano.

Quando si entra in questo circolo vizioso in cui si comincia ad avere paura del possibile sopraggiungere della paura, si entra in un labirinto da cui non è semplice uscire.

La prima reazione è sempre quella di combattere l’ansia raccogliendo tutte le forze che si ha a disposizione.

Ma quasi mai si rivela una risposta efficace.

Sei tu la cura della tua ansia, perché non è un mostro esterno da sconfiggere, ma un vuoto interiore da colmare, un precipizio dell’anima su cui construire un ponte.

Il mio compito qui, è proporti un nuovo approccio, un nuovo percorso che ti porti fuori da quel labirinto.

Desidero metterti tra le mani una “mappa” che sappia far svanire l’insicurezza che si presenta ad ogni incrocio della vita in cui ti devi fermare per decidere quale strada prendere.

Ma per darti la libertà dal problema dell’ansia devo chiedere in cambio il tuo impegno totale.

Un patto su cui non posso scendere a compromessi.

Come ti ho detto prima, l’ansia non è un mostro terrificante in grado di ucciderti, ne una malattia incurabile che ti farà impazzire.

L’ansia è il sintomo di una battaglia che si svolge al tuo interno, non fuori.

Ecco perché devi cambiare l’approccio che hai sempre avuto fin qui con essa.

Non è la il male assoluto, ma è un energia dalla carica neutra che sta a te se traformarla in positivo o negativo.

Il percorso che ti propongo è un viaggio di 4 steps che può davvero segnare l’inizio di una nuova alba per te.

Eccolo:

1- Disinnesca la Bomba

2- Accogli il Nemico

3- Vai incontro all’Ignoto

4- Occupa la tua Mente

Credo sia opportuno analizzare ognuna di queste mete nello specifico …

sabrina bush - Psicologa e Psicoterapeuta

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Primo Step: Disinnesca la Bomba

L'ansia non è altro che un eccesso di energia nervosa che il tuo corpo sbaglia a gestire.

Un’energia che sale e scende proprio come un’onda dell’oceano.

Prova a pensare di essere in mezzo ad un oceano e assistere al formarsi di un’onda davanti a te.

Se tenti di resistere alla sua spinta, rischi di essere travolto dal suo impeto, ma se assecondi il suo movimento non corri pericoli.

Le onde dell'ansia hanno lo stesso movimento: si alzano e poi si abbassano.

Su e giù.

Diventano un probelma (e quindi un disturbo) nel momento in cui reagiamo ad esse in modo sbagliato.

Ecco perché la prima reazione alla sua comparsa può rivelarsi, per te, determinante.

L'ansia, spesso, compare dal nulla e poi prende intensità. I suoi inneschi, come abbiamo visto, possono essere moltelplici.

ansia - 4 steps per superarla

Lo Sbaglio Che Commettiamo

L'errore più grande che la maggior parte delle persone commette quando l'ansia colpisce è quello di cadere nella trappola del “ … e se …

E se il mio cuore smettesse di battere?

E se l’attacco di panico mi venisse quando sono alla guida?

E se questa ansia non scomparisse mai?

E se svengo? Chi mi aiuterà? Cosa succede se ho un attacco di panico qui in macchina?

E se la mia mente non smettesse mai di ossessionarmi con questi pensieri?

Fin dalla preistoria, le nostre menti sono state programmate per rifuggire da tutta una serie di potenziali minacce.

Il mondo in cui vivevamo era spesso un ambiente dove tutto si giocava sul limine “vita-morte”, e i "… e se …" erano un utilissimo processo cognitivo che si sviluppò per tenerci lontani dal pericolo immediato.

E se quell'ombra dietro quel cespuglio fosse un predatore?

Meglio tornare indietro.

L’Ansia … Oggi …

Oggi, fondamentalmente, non è più così …

Sono molte meno le situazioni che viviamo che rappresentano un potenziale pericolo di vita e di morte.

E così si finisce per andarle a cercare nel nostro interno immaginando, spesso esagerando, dei possibili pericoli che in realtà non sono reali.

 

Cosa vuol dirmi questo cuore che batte incessantemente come un martello, sto avendo un infarto?

Cosa accadrebbe se perdessi il lavoro … con cosa darei da mangiare alla mia famiglia?

 

Da notare che questo “e se …” non fa mai da preambolo a delle cose positive … ma solo negative.

Probabilmente, il motivo va ricercato nel fatto che l’uomo preistorico ha vissuto per migliaia di anni in un ambiente dove era più sicuro essere cauti, attenti e guardinghi, piuttosto che ottimisti, positivi e spensierati.

Se ai tuoi “e se …” non metti subito un freno, ti puoi ritrovare immerso in un vortice di pensieri catastrofici che tendono a farti perdere il controllo.

Prima di accorgentene vieni travolto così da un’ondata di adrenalina e paura.

Cosa succede se? ….. E poi cosa succede se? ….

Ovvio che i primi pensieri di questo tipo che si affacciano alla tua mente non li puoi stoppare. Ma la cosa da comprendere è che puoi intervenire sulla reazione che abbiamo a questi pensieri.

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Impara A Reagire Nel Modo Giusto

Devi rispondere nel modo adeguato al “e se …” per limitare il suo potenziale ansiolitico.

Una buona risposta potrebbe essere un bel “Vabbé e allora?

 

E se il mio cuore non smettesse di battere così forte?

E allora? Il mio cuore è un muscolo incredibilmente forte e allenato.

 

Cosa succede se mi viene un attacco di panico mentre sono al volante?

E allora? Accosterò al lato della strada in attesa che passi, come ho sempre fatto in passato.

 

Cosa succede se svengo in pubblico? Chi mi aiuterà?

Vabbè e allora? Se svengo, svengo. Qualcuno mi aiuterà, e tra due minuti sarò di nuovo cosciente.

 

E se la mia mente non smettesse mai di ossessionarmi con questi pensieri?

Vabbè e allora? I pensieri sono solo pensieri e non possono farmi del male. Alla fine tutto si sistemerà e i miei pensieri si dissiperanno.

Disinnesca Il Potenziale Nocivo Dell’Ansia

Non ha importanza se non credi fermamente alle risposte che dai.

Il punto chiave deve rimanere il tentativo di disinnescare l’accumulo  di paura che ti ha provaocato il “e se …

Se il “vabbè e allora?” non ti sembra la risposta più appropriata per te allora travane una che  faccia al caso tuo.

Rispondere con "vabbé e allora?" è efficace perché neutralizza la paura e ti riporta in una posizione di potere.

L’importante è assumere un atteggiamento al limite dello sprezzante verso le tue paure.

La cosa fondamentale è sciogliere quell’accumulo di tensione che ti può portare nelle braccia di un attacco di ansia.

Questo è un ottimo punto di partenza nel percorso che ci deve condurre a sapere come gestire l’ansia, ma ci sono altri passi da compiere …

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2- Step 2: Accogli il Nemico

Hai iniziato con il piede giusto ora non devi abbandonare la retta via.

Il prossimo passo consiste nel permettere all’ansia di manifestarsi nelle modalità che più le piacciono.

L’ansia, di solito, ci precipita addosso all’improvviso come un falco piomba sulla sua preda.

La prima, naturale, reazione è quella di resisterle. E’ perfettamente “umano” cercare di fuggire o difendersi da un possibile sopraggiungere di una sofferenza.

Purtroppo nessuno ci ha mai detto, che nel caso dell’ansia, è la reazione più sbagliata che possiamo avere.

Affrontare l’ansia è come combattere contro un judoka, se usi solo la forza lei giocherà di leva. In pratica userà la tua stessa forza contro di te.

Ecco perché si ha la sensazione che più cerchiamo di sfuggirle più percepiamo intensamente la stretta del suo abbraccio.

Più siamo veloci nel fuggire e più è rapida nel riprenderci. Più eviti di guardare in faccia le tue paure più ti si presentano davanti.

Balla Insieme Alla Tua Ansia

Non puoi scappare dall’ansia ma è necessario muoversi con essa.

Se ti metti a combatterla sarà una battaglia estenuante dove a soccombere sarai sempre tu. Anche quando ti sembrerà di avere la meglio, appena abbasserai leggermente la guardia ti colpirà inesorabilmente.

Quindi cosa si deve fare?

Semplice, abbassa i guantoni, avvicinati e abbracciala.

Accompagna il suo scatenarsi assecondando il suo movimento. Ricorda, arriva come un onda, si alza e poi riscende. Tu fai lo stesso … vai su con lei e vieni giù con lei …

Vai alla ricerca dell’armonia anche in mezzo all’infuriare della tempesta.

Non ha più importanza da quale pensiero o da quale sensazione fisica si origina, la cosa su cui ti devi focalizzare è la tua realizzazione ad essa.

Riconoscila e accettala per quello che è: un accumulo di energia nervosa che va incanalata nel modo giusto non arginata costruendo dighe.

In questo momento non ha importanza sapere da dove arriva o dove ti porterà ma solo seguirne la corrente.

Se gli resisti starà lì con te, se la accetti si trasformerà. Mettiti a tuo agio anche se ti sembra essere su una sedia scomoda.

Sembra un paradosso ma tutto quello di potenzialmente pericoloso per te a cui aprirai la porta, se ne andrà dalla finestra.

Smetti di chiederi che tipo di giornata sarà oggi, se sarai o meno travolto dall’ansia …

Domandati invece quanta ansia sarai in grado di accettare ed accogliere.

Diventa Un Testimone

Non ti sto dicendo di cedere alle tue paure, ma ti fare un metro di lato per osservarle come fossi un testimone che non è il protagonista della scena che osserva.

Se entri in sintonia con questo nuovo tipo di atteggiamento ne trarrai un immenso beneficio a livello di sistema nervoso.

Accogli l’ansia come fosse un amico che bussa alla tua porta. Fluisci con essa.

Lascia che quel “nodo” ti stringa alla gola, lascia che quel cuore batta all’impazzata, lascia che i pensieri più bizzarri prendano possesso della tua mente, lascia che quell’eccitazione nervosa faccia vibrare il tuo corpo …

Non ti sto dicendo che sarà piacevole. Nessun approccio a qualsiasi paura lo è.

Ma ti dico che è l’unica strada per liberarsene.

Fai entrare l’ospite indesiderato, fallo sedere e offrigli un tè. Sii un padrone di casa irreprensibile.

In fondo è la paura dell’ansia che ti ha tenuto inchiodato fino ad adesso.

Sciogli quella e anche tutti gli effetti dell’ansia scompariranno come neve al sole.

Tu non sei la tua ansia, la paura è solo una sensazione, i pensieri sono solo pensieri e tu sei totalmente al sicuro.

Non pensare però che basti pronuciare un “va bene ti accetto e ti accolgo” come fosse una formula magica per assistere alla scomparsa dell’ansia.

Qui, trattiamo di liberarsi della paura dell’ansia non tanto dell’ansia in sé.

Non puntiamo a liberarci dalle sensazioni spiacevoli. Potresti essere accompagnato dall’ansia per tutto il giorno e non accusare però i suoi effetti negativi.

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Rinuncia Di Cercare La Calma

Voglio che tu rinunci all’idea di ritrovare la calma. Sarebbe un sforzo che implica un “resistere” che ci porta in una direzione contraria a quello che vogliamo.

Letteralmente sembra un paradosso, ma puntiamo a provare ansia senza diventare ansiosi.

Si tratta di trasformarsi in un semplice testimone di quello che ci accade.

Non più una vittima dell’ansia ma un suo osservatore. Ci vuole un po’ di allenamento per farlo.

Il punto di arrivo è essere in grado di veder passare un pensiero negativo dalla tua mente senza esserne emotivamente coinvolto.

Se ci pensi bene, dovresti già sentirti sollevato nel non dover resistere a quell’onda travolgente che conosci bene.

Quale sarà il segnale che ti indica che stai facendo bene quello che ti chiedo?

Quando l’ansia si presenta ma non ti senti ne arrabbiato ne frustrato. Senti il fluire di una sottile paura ma non hai bisogno di resisterle.

Il tuo mantra deve essere quello dei Beatles nella canzone Let it Be …. Lascia che sia …

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3- Terzo Step: Vai Incontro all’Ignoto

I due passaggi precedenti sono le tue principali frecce per liberarti dagli effetti negativi dell’ansia. In molte situazioni sono sufficienti per risolvere il tuo problema.

Ma se ti senti ancora minacciato da questa angoscia “sconosciuta”, è necessario corrergli incontro per vederla scomparire.

Vai incontro alla tua ansia sentendoti addirittura eccitato per l’incontro che stai facendo.

Ricordati che è semplicemente un’ondata di energia nervosa che non può farti veramente del male.

E’ l’interpretazione che gli hai dato il vero motivo che ti inchioda nel suo circolo vizioso e dannoso.

Paura ed eccitazione sono i lati diversi della stessa medaglia.

Quando sei eccitato provi le stesse sensazioni di quando sei in preda all’ansia.

Il segreto è riuscire a cambiare la polarità di queste sensazioni da negativo in positivo. Una volta che la percepisci come una semplice manifestazione di energia il suo potenziale minaccioso svanisce d’incanto.

Lascia che questa energia si esprima. Lascia che ti ecciti piuttosto che impaurirti.

Non sono le nostre sensazioni fisiche ad innescare le nostre risposte emotive.

Ma sono le percezioni che abbiamo di quelle sensazioni a determinare i nostri sentimenti.

Scegli di sentirti eccitato ed emozionato piuttosto che impaurito e terrorizzato. Correre incontro all’ansia ti regalerà la percezione di essere completamente al sicuro.

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4- Quarto Step: Occupa La Tua Mente

Questo ultimo passaggio mette il sigillo sull’intero sistema pensato e studiato per dimenticare in maniera definitiva tutte le conseguenze neagative che ti ha procurato l’ansia in questi anni.

La tua mente cercherà sempre di riportarti in uno stato di ansia e di paura.

Per evitarlo devi cercare di focalizzare la tua attenzione su una specifica azione da compiere. Deve essere qualcosa che sa coinvolgerti completamente.

Il punto cruciale è evitare di rimanere inattivo troppo a lungo.

L’ozio è il terreno fertile per il “rimugino”  e il continuo check-up di se stessi alla ricerca di eventuali problemi, fisici o psicologici che siano.

L’ansia tenterà in continuazione di strattonarti nel suo circolo vizioso. Tu, se ti trovi distratto, devi riportare, dolcemente, la tua attenzione sull’attività che stavi svolgendo.

Devi avere la consapevolezza che stai facendo la cosa giusta.

Pensa alla classica situazione in cui ti trovi seduto sulla poltrona del tuo ufficio e all’improvviso sei sopraffatto da un’ondata di ansia.

Il tuo cuore alza il ritmo del battito e la tua mente si intasa di pensieri auto-sabotanti.

sabrina bush - Psicologa e Psicoterapeuta

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Conclusioni

Desideri ardentemente di liberarti dalla presa soffocante dell’ansia?

Allora … segui il processo che abbiamo illustrato:

 

1- disinnesca il potenziale dannoso della situazione assumendo un atteggiamento giocoso con il mantra “vabbè e allora? …”

2- Spalanca la porta alle tue sensazioni. Accomodati nel tuo disagio …. Siediti al tavolo del nemico …

3- Corri incontro eccitato a ciò che ti ha sempre fatto paura

4- Focalizza la tua attenzione su un’attività che è in grado di rapire la tua mente

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Dott.ssa Sabrina Bush

Dott.ssa Sabrina Bush

Educatrice, Psicologa e Psicoterapeuta con esperienza decennale.

Nata negli Stati Uniti e cresciuta in Italia, ha da sempre coltivato un'autentica passione per le materie psicologiche e per tutte le strategie e le tecniche che si pongono il fine di aiutare le persone a trovare l'assetto mentale più adatto alle proprie caratteristiche personali e più funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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