La Paura Di Non Essere Abbastanza: Al Nocciolo Dell’Ansia Sociale

Sabrina Bush Psicologo

La paura di non essere abbastanza ...

Perché ci sentiamo così a disagio e timorosi quando siamo con le altre persone?

Cosa ci fa sentire in questo modo?

Questa paura può manifestarsi praticamente in qualsiasi situazione sociale.

Addirittura, può iniziare prima ancora che tu sia effettivamente in mezzo alle persone e continuare molto tempo dopo che sei uscito da quella situazione.

Hai mai dovuto tenere un discorso o una presentazione davanti a un gruppo di persone?

Ti sei ritrovato ad avere giornate tese e ansiose prima ancora di vivere l’evento ansiogeno?

Scommetto che anche dopo essere riuscito a superarlo, non ti sei sentito ancora libero.

Magari hai vissuto i giorni seguenti rivivendo l'esperienza, rivedendo tutti i momenti imbarazzanti in continuazione.

Possono esserci moltissime situazioni o attività che ti fanno sentire a disagio.

Potresti stringere i denti, spingerti oltre e sopportarne alcune. Potresti evitarne del tutto altre.

Ma tutte queste situazioni ansiogene, hanno in realtà, un solo fattore che va a scatenare la tua sensazione di disagio.

Che si tratti di incontrare degli sconosciuti o cenare da soli in un ristorante, tutte le tue paure sociali possono essere ridotte a un’unica paura primaria.

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Ansia Sociale: La Paura Primaria Da Cui Prende Forza

Per alcuni è intensa, persistente e sempre presente.

Per altri, questa paura colpisce raramente e in modo intermittente, ma in modo potente.

La riassumo in tre parole: NON SONO ABBASTANZA


“Non sono abbastanza intelligente”

“Non sono abbastanza bello”

Non sono abbastanza attraente”

“Non sono abbastanza forte”

Non sono abbastanza intelligente”

Non ho abbastanza successo”

Non sono abbastanza motivato”

Non sono abbastanza ricco”


E poiché non basto, non posso essere amato. La gente non mi accetterà. Mi giudicheranno in modo negativo, mi derideranno e mi rifiuteranno. Rimarrò da solo!

Quando sentiamo che c'è qualcosa di sbagliato in noi, che non siamo degni di amore e di appartenenza, possiamo descrivere questo sentimento con una parola: VERGOGNA

La vergogna è quella sensazione di essere inadeguati, cattivi, inferiori o difettosi. È una sensazione terribilmente spiacevole che tutti conoscono e che non piace a nessuno.

vergogna

Il sentimento di vergogna è così doloroso che siamo disposti a fare tutto il possibile per evitarlo.

Quando diventa tossica ci percepiamo INADEGUATI alla vita, e diventa un problema.

Iniziamo a credere che ci sia qualcosa di sbagliato in noi e che gli altri ci rifiuteranno per questo.

Come essere umano, questa è una prospettiva terrificante perché ricevere attenzioni e amore è un bisogno primario.

I neonati e i bambini che non ricevono abbastanza affetto e amore sono a rischio di morte a causa di una carenza affettiva che ostacolerà il suo sviluppo psico-fisico.

Siamo creature sociali. Abbiamo necessità di ricevere amore e instaurare connessioni con gli altri sopra ogni altra cosa.

L’idea che non riceveremo amore a causa di qualche difetto in noi stessi può causare un’enorme quantità di paura e ansia.

Questa paura può renderci nervosi nei confronti degli altri.

E se vedessero che c'è qualcosa che non va in me?”

Questa paura ci porta a diffidare e stare molto attenti nell’interagire con le altre persone.

Cerchiamo di nascondere i nostri difetti fisici e le nostre mancanze caratteriali, per paura di essere “scoperti” e quindi rifiutati.

Quando l’ansia ci assale per la paura che nutriamo nei confronti dell’interazione con altre persone, ci sentiamo come se fossimo sospesi su una corda tesa su un precipizio di 200 metri.

Siamo convinti che anche la minima mossa falsa porterà a un giudizio negativo, al ridicolo e al rifiuto.

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Prendere Coscienza Delle Proprie Convinzioni Di Fondo

Il timore che ci sia qualcosa di sbagliato in noi, e che quindi non piacciamo agli altri, spesso non è pienamente consapevole.

Puoi sentirti semplicemente teso e nervoso senza dargli un motivo logico.

Potresti semplicemente evitare le conversazioni o cercare sempre un modo per uscire da un’interazione una volta iniziata.

La convinzione di fondo è che se qualcuno ti vedesse per quello che sei, per come sei, sarebbe impossibile per lui apprezzarti veramente perché in realtà credi di non possedere le sufficienti qualità per essere amato.

Questa convinzione fondamentale si nasconde dietro ogni interazione sociale in cui ti senti nervoso, spaventato, autocritico o imbarazzato.

Una volta che ne sarai consapevole, puoi iniziare ad alzare la testa, lavorare su questa convinzione di fondo per cambiarla e innescare una serie di cambiamenti in tutte le tue interazioni sociali.

non sono abbastanza

La Mancanza Di Autostima Può Essere Vista Come Un Vero E Proprio Disturbo Mentale?

L’idea di essere in qualche modo insufficiente, non abbastanza, difettato o danneggiato è la principale fonte di ansia sociale.

Ha un profondo effetto su come ti vedi e su quanto sei disposto a lasciare che gli altri vedano chi sei nel profondo.

Questa convinzione avrà un impatto negativo significativo su ogni area della tua vita.

Influirà sulla tua vita lavorativa, sulla tua salute, sulle tue finanze e sulle tue relazioni.

E’ la convinzione profonda da cui si propaga la tua timidezza e la tu ansia sociale.

Probabilmente la maggior parte delle persone del mondo moderno lotta con dei sentimenti di inadeguatezza.

La differenza tra chi soffre di ansia sociale e chi no, sta nel fatto che il primo crede di non essere abbastanza in qualsiasi aspetto della sua vita.

E’ questa sensazione negativa costante e pervasiva il nocciolo dell’ansia sociale.

Ma dove si è originata questa convinzione?

Probabilmente nell’infanzia. Consapevolmente o meno l’ambiente in cui abbiamo vissuto da bambini ci ha trasmesso l’idea che non eravamo abbastanza bravi.

Tale esperienza hanno creato e rafforzato un’idea di inadeguatezza e una necessità di dover sforzarsi di essere migliore di evitare di commettere errori e di impegnarsi duramente per piacere alle persone.

Poi, su quella base, crescendo, diventiamo noi stessi il nostro più grande critico. E’ come se prendessimo quei messaggi negativi ricevuti dagli altri e gli interiorizzassimo rendendoli parti di noi stessi.

A questo punto della tua vita, siamo noi stessi a rafforzare ripetutamente quella convinzione. Siamo noi stessi a scavare la fossa in cui seppellirci.

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Camminando Sempre Sullo Stesso Sentiero Alla Fine Crei Un Solco

Rafforziamo l’idea del “Non sono abbastanza” ripetendo costantemente determinati pensieri e idee nella nostra mente durante il giorno.

Ci concentriamo su cosa potrebbe andare storto, su come le interazioni sociali potrebbero essere imbarazzanti e sul perché probabilmente non piaceremo alle persone.

Costruiamo immagini nella nostra mente di momenti tesi e imbarazzanti, di noi stessi che agiamo in modo inadeguato o poco attraente.

E poi evitiamo di correre il rischio di verificare se le nostre peggiori paure siano effettivamente reali.

Diamo per scontato che lo siano e agiamo di conseguenza.

Perdiamo opportunità, ci rifiutiamo di provare o ci gettiamo in tentativi poco convinti.

In un certo senso stiamo conducendo una propaganda contro noi stessi.

La nostra mente ha un’incredibile capacità di trovare ciò che stiamo cercando.

Se cerchiamo la prova che non siamo abbastanza e che non piacciamo agli altri, allora la troveremo. Creeremo queste prove anche quando, nella realtà, non ce ne sono.

In psicologia è quello che viene chiamato bias di conferma. Si tratta della nostra tendenza a cercare prove a sostegno delle nostre credenze e a ignorare le prove che le contraddicono.

rinforzare una convinzione negativa

Conoscere La Causa Ti Fornirà La Soluzione

Ci sono molte cose che contribuiscono ad alimentare la sfida che devi affrontare contro l’ansia sociale e la timidezza debilitante.

Potresti essere nato con un sistema nervoso più sensibile o con una tendenza alla timidezza.

La ricerca, in psicologia, la definisce con il termine di “inibizione comportamentale”.

Probabilmente ci sono tutta una serie di esperienze vissute, nel tuo passato, che hanno confermato la tua sensazione di inadeguatezza.

Che si tratti di un genitore che ti sgrida spesso o di compagni di scuola che ti prendono in giro, questo messaggio potrebbe esserti stato trasmesso centinaia di volte.

Sebbene queste esperienze abbiano ancora un forte impatto sulle tue condizioni attuali, se ci rifletti non possono più essere la fonte della tua ansia sociale.

Riflettere su queste esperienze del passato può essere utile per sviluppare il giusto livello di comprensione e compassione verso te stesso.

riflettere sul passato

Ma questo potrebbe non essere sufficiente per liberarti dalle tue paure sociali, proprio perché questi eventi del passato non sono più la fonte attuale delle tue difficoltà.

L’attuale fonte della tua ansia sociale, la causa attuale del problema che ti colpisce ogni volta che esci di casa, è quello che è rimasto di quegli eventi passati: la convinzione di non essere abbastanza, una convinzione che si rafforza in ogni momento della tua giornata.

Questa convinzione ti impedisce di parlare con estranei, di sentirti utile e amabile e di sentirti a tuo agio nelle varie situazioni in cui ti trovi durante il giorno.

Tutti quegli eventi del passato potrebbero aver contribuito a instillare e sostenere questa convinzione, ma ora è qualcosa che stai rafforzando tu su base giornaliera.

Comprendere questo dovrebbe farti capire che non sei più all’interno del “non posso farci nulla” ma ti porta nel mondo del “posso cambiare ciò che mi fa stare male”. Ti toglie dall’immutabilità del passato e ti conduce nel continuo mutamento del presente.

Quanto più chiaramente riesci a vedere come stai creando attivamente un'identità che non ti serve, tanto più sarai in grado di agire per cambiare la direzione della tua vita.

Aiutarti a liberarti della paura degli altri è il punto centrale di questo percorso composto da vari articoli.

La timidezza e l'ansia sociale si riducono in realtà a quanto intensa e pervasiva la tua convinzione di non essere abbastanza.

L’unica differenza tra te e qualcuno che consideri “normale” è questa convinzione.

Ma ovvio che il cambiamento non può avvenire finché non ti impegni a intraprendere nuove azioni.

Sarebbe davvero bello se semplicemente leggendo qualcosa le tue convinzioni negative potessero cambiare, ma nella mia esperienza ci vuole il coraggio e la disponibilità di compiere nuove azioni e nuovi comportamenti.

Saranno le scelte scomode a fare la differenza nella tua vita.

E una di queste è affrontare un’altra paura ancestrale dell’uomo: il timore di essere rifiutati.

Ne parlo nel prossimo articolo.

sabrina bush - Psicologa e Psicoterapeuta

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Dott.ssa Sabrina Bush

Dott.ssa Sabrina Bush

Educatrice, Psicologa e Psicoterapeuta con esperienza decennale.

Nata negli Stati Uniti e cresciuta in Italia, ha da sempre coltivato un'autentica passione per le materie psicologiche e per tutte le strategie e le tecniche che si pongono il fine di aiutare le persone a trovare l'assetto mentale più adatto alle proprie caratteristiche personali e più funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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